Di quando ho pensato di licenziarmi

Che questo non fosse un periodo felice lo si era capito. Manco la voglia/il tempo di aggiornare il blog, che invece mi piace sempre un sacco. Per me il tempo speso dietro al blog, è un ottimo tempo. Mi piace leggere i post di chi seguo, commentare, e anche pensare a cosa scrivere sul mio. E di solito di cose troppo personali non scrivo. Anche se…anche se ogni tanto qualcosa scappa. E ho bisogno un po’ di sfogare tutto il marasma di cose che ho dentro. Non è facile. Potrei partire dal titolo.

Ho davvero pensato di licenziarmi fino ad una settimana fa. Perché il posto dove lavoro è allucinante. I colleghi sono uno peggio dell’altro, non parlo con nessuno, in questi mesi non ho legato con nessuno. Vedo bene come sono le dinamiche lì dentro: tutti amici quando c’é da uscire a far festa, poi ognuno guarda al suo in albergo, e se hai bisogno, arrangiati. Io infatti con loro non esco, spartisco quella mezz’ora di tempo che ho per mangiare in saletta mensa e basta. Commenti sui clienti, poche chiacchiere, qualche risata e fine. In tanti anni che ho lavorato qui, non mi era mai capitata una cosa così. E non mi riferisco solo alle relazioni interpersonali. Mi riferisco al lavoro e soprattutto a quel pazzo che è il mio capo. Seriamente: si deve far vedere da uno psicanalista, uno bravo davvero. Perché va a momenti, diciamo di 5 minuti in 5 minuti, che se gli dici una cosa sbagliata, lui scatta come un pazzo e comincia a gridare e a bestemmiare. Anche davanti ai clienti. Tipo oggi, quando un gruppetto, aveva prenotato 4 camere, e una era stata richiesta coi letti separati (dicasi doppia). Hanno si vede cambiato idea, o forse loro intendevano doppia per dire matrimoniale, e così ci hanno domandato se si poteva fare col letto matrimoniale, davanti a me e a lui, che a distanza di tipo 2 m, ha incominciato ad imprecare! Ma lo fai tu il lavoro? E poi che ti frega se si sono sbagliati? Sai quante volte capita? E giù parole. Ma questo è niente: una sera dal nervoso che aveva perché si era inchiodato il touch-screen della sala, gli ha dato un pugno e l’ha frantumato. Devo continuare? Ma sì dai. Una sera mi ha tirato dei nomi davanti ai clienti perché ero al bar e stavo facendo due spritz (anche la barista improvvisata faccio!), ma stavo usando un prosecco diverso dal solito (che non avevo trovato) e si è incavolato perché avevo scelto una bottiglia costosa (l’unica già aperta, e quindi ho pensato, utilizzabile)! Davanti ai clienti giù bestemmie. E uno dovrebbe lavorare sereno? Anche sua moglie purtroppo, che dei due è quella più equilibrata, avendo le bimbe piccole malate e quindi poche ore di sonno, ha avuto una settimana buona dove mi dava contro a tutto quello che facevo. Anche cose che avevo sempre fatto in un modo, improvvisamente non andavano più bene. Persino se mi facevo un cappuccino al mattino, e lo bevevo a più riprese,mi veniva detto che stavo più al bar che in ufficio! Nota bene: in ufficio non si può tenere alcunché di cibo/bere perché coi clienti sta male, quindi lo si lascia in un angolino riparato del bar e ogni tanto si va a mangiare/bere. Ora, quanto tempo può passare per dare due sorsi ad un cappuccino e poi tornare in ufficio? (che è davanti al bar!) E sorvoliamo poi sul fatto che sono sempre sul chi-va-là per tutte le cose che faccio in ufficio, zero serenità quando lavoro, perché so che se sbaglio mi becco i cazziatoni. Ma forse, essendo nuova, uno lo dovrebbe mettere in conto no??? Evidentemente no.

Purtroppo non sono brava a farmi scivolare tutto addosso. E quindi spazio a: insonnia, umore perennemente nero, pancia gonfissima, e persino uno splendido attacco di panico (che per fortuna è durato poco). Dulcis in fundo, dopo aver parlato con sua moglie e averle detto di tutte queste cose, lei era molto dispiaciuta e mi ha detto che suo marito ogni stagione prende di mira un dipendente, e indovinate chi ha vinto questa stagione???? Poi mi sono sentita dire che lei in una stagione, quando era dipendente, è dimagrita 12 kg ed è anche stata in terapia. Ecco. Io mi devo ridurre così?? Forse no.

seneca-difficolta-mente-fatica-corpo

9 commenti

  1. cara ma
    caspita che gente..le bestemmie poi sono disgustose soprattutto al lavoro ti capisco bene….
    mi spiace per il periodo duro che stai vivendo , non permettere che ne vada di mezzo la tua salute psico fisica..
    se ti consola è un momentaccio anche per me (lavoro,non lavoro, e salute purtroppo…) spero cambino le cose perchè questo 2017 è partito con il freno a mano tirato:((((
    tieni duro, ti auguro di cuore che le cose migliorino presto…
    bacio
    daniela

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  2. no, assolutamente no!
    a fare la vittima sarà contenta lei…..
    ma io credo che un campanellino come l’attacco di panico vada assolutamente ascoltato!
    poi ovviamente, non conoscendo dritti e rovesci della situazione, il mio è solo un consiglio spassionato dettato dalla lettura del tuo post, però cavolo….non si può pensare di lavorare sempre così, stando anche male di salute e sperando che l’anno passi presto e che il pazzo si sfoghi su un altro dipendente….e se poi cambia programma?
    in bocca al lupo perchè la situazione si possa risolvere!

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