Marcialonga Running 2016

E’ sera, neanche troppo tardi, sono in reception e crollo di sonno. Ma devo comunque far venire la fine del turno e ho ancora un’ora e mezza, e allora scrivo. Scrivo di questa giornata lunga ma ricca di emozione. Ho corso la Marcialonga Running, io l’avevo detto! 26 km da Moena a Cavalese, leggermente in discesa, tranne che per gli ultimi (3km mi pare) in salita. Io li ho corsi tutti, senza fermarmi neanche in salita, e per me questo è motivo di vanto, visto che non ho visto altre donne mentre passavo, che facevano come me. Ma riavvolgiamo il nastro. Cominciamo dall’inizio.

Sabato pomeriggio è arrivata la Nicoletta. Avrebbe fatto parte del mio tifo odierno, insieme al mio compagno. Quassù c’era anche una ragazza molto simpatica con cui lei aveva fatto il corso di cronometrista MySdam, la Teodolinda, una triatleta fortissima. E quindi sabato a pranzo ci siamo trovate tutte assieme.

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Poi Teodolinda è partita perché oggi aveva una gara che l’aspettava, e dove ha vinto! Bravissima!! Ma tornando a noi, Nico ha dormito da me, e stamattina sveglia alle 7 per preparare tutto per oggi e via in macchina a Moena! Il mio compagno mi ha scortato alla partenza, poi per paura che chiudessero le strade, Nico si è spostata più avanti per attendermi lungo il percorso. Come al solito io mi perdo un po’ e sono arrivata a 10 minuti dalla partenza. Cose con calma, queste sconosciute!

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E poi sono partita. Nelle orecchie la mia musica, ma in sottofondo leggero. Ho cominciato a far girare le gambe, il percorso è bello, lungo la ciclabile, che in bici non ho mai fatto (ma si può??!) e poi è leggermente in discesa, all’ombra nel bosco. Mi è piaciuto molto come inizio. E infatti ho notato che stavo anche girando troppo veloce e mi sono detta di darmi una calmata, in previsione del salitone finale. Intanto quei due, si sono trovati e sono venuti a fare le prime foto verso i trampolini di Predazzo.

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Salti di gioia ne abbiamo?

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Poi correndo ho notato un cartello dedicato ad una ragazza in gara, dove l’hashtag che ho visto (fra i vari) diceva più o meno così #nomepardefarghela (non mi pare di farcela, in fiammazzo, il “dialetto” della Val di Fiemme). Lì per lì mi sono messa pure a ridere! Troppo forte. E poi a Predazzo centro c’era un sacco di gente, e visto che avevamo il nome sul pettorale, ci incitavano chiamandoci. Bello! Dopo Predazzo, mamma mia, un drittone sotto il sole col vento contrario (ovvio!) fino a Ziano, che mi pareva infinito. E poi giù a Tesero, dove ho incontrato di nuovo il mio tifo personale 🙂

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Saluti e baci e via verso la mezza maratona (in discesa!) a Molina di Fiemme, e poi pian piano su verso la scalata al successo XD direzione Cavalese. Ilcaldo si faceva veramente sentire, ho bevuto sali, acqua e un tè freddo per sbaglio pensando che fossero sali. Intorno al 18° ho buttato giù un gel, poi ne avevo un altro di scorta che alla fine non ho usato. La prima parte della salita verso Cavalese era duretta, più che altro perché bisognava rivedere il proprio passo. Tanta gente già che camminava, io no, sono testona e ho voluto correre sempre. Qui ho incontrato la Nico, che però mi ha urlato che sarebbe tornata casa (avendo 2 ore buone di macchina da fare), l’ho salutata con un bel bacio e un sonoro “ciaoooo!” …non so con che fiato ma..boh!?

E poi…via verso la “vetta”. In realtà, per me che corro sempre col su e giù di qui, non è che sia poi stato così impegnativo, ma ovviamente dopo 20-e-passa-km sì che la fatica si sentiva, soprattutto il caldo, afoso, un po’ tanto cappa, che opprimeva. Mentre stavo salendo c’era un bimbetto sui 4 anni con la nonna che mi batteva le mani e mi ha detto “brava brava” e allora ho sfoderato il migliore sorriso che potevo e gli ho detto grazie..che tenero! Sono anche queste le cose che ti fanno andare avanti! Avanti fino all’arrivo, dove c’era Willy ad aspettarmi 🙂

Ho fatto 2:28:30, e sono più che soddisfatta. A volte guardi a queste distanze e non pensi che siano possibili e invece…ci sei dentro, vai avanti e #mepardefarghela !!! 🙂

12 commenti

    • Ahahah! È vero…ma per me ho capito che i trail non fanno bene al ginocchio 😦 quindi mi devo accontentare della strada e dello sterrato. Certo che te la saluto! Abbiamo stretto una bella amicizia con lei, e ci sentiamo sempre! 🙂

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      • Certo, quello lo so anche io, ma per esempio se faccio troppa discesa mi viene male al ginocchio. In salita non ho problemi…quindi ho capito che devo sforzare poco..poi purtroppo è una cosa congenita, posso stare meglio potenziando il vasto mediale ma se il dolore non passa mai, mi devo operare per correggere la posizione della rotula 😦

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      • Davvero?? Sono contenta per te, sul serio! Poi stai macinando km in posti stupendi, vedo sempre le foto…Io qui corro sulla forestale, non ho molte pendenze (100-200m). Vorrei fare di più dal punto di vista trail ma l’ultima volta che l’ho fatto, dopo il ginocchio si è ben lamentato! Avevo pensato però di fare da sola il Vertical Pordoi, che la salita comunque non mi dà mai problemi..

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